martedì 20 maggio 2008

via le mani dagli occhi...

è di qualche giorno fa la notizia che Oscar Pistorius parteciperà alle olimpiadi...
finalmente "via le mani dagli occhi" mi viene da dire...come gli stessi negramaro hanno dichiarato nella loro intervista quando gli veniva chiesto come mai avessero scelto proprio Pistorius come protagonista del video del quarto singolo tratto da "la finestra"...
la dimostrazione di come la volontà di un uomo è in assoluto l'arma più importante di cui è dotato...la dimostrazione di come la volontà e la forza possano abbattere tutte le barriere, anche quelle che sembrano impossibili da superare...
e soprattutto una lezione di vita, per tutti i lamentosi, per chi non è mai contento, per chi pensa che sia sempre colpa degli altri, per chi si sente sfigato, per chi non ha capito che anche senza gambe si può andare alle olimpiadi...perchè VOLERE E' POTERE!!!
grande Pistorius....non ci sono parole...

11 commenti:

Sergio Montis ha detto...

Ciao cara Prescina, mi trovi assolutamente d'accordo con il tuo pensiero. Spesso le cosidette barriere, non sono altro che una puerile giustificazione dell'uomo senza palle, alla mancanza di volontà.
Questa frase emblematica, racchiude in poche parole il tutto il succo del nostro discorso:
MI LAMENTAVO DI NON AVERE LE SCARPE, FINO A CHE NON HO VISTO UN UOMO SENZA I PIEDI!!!
Ciao bellissima, ti abbraccio forte
Free

kekkasino ha detto...

finalmente!

Nuvola ha detto...

Non voglio raccontare la storia della mia vita ma credimi se ti dico che comprendo la condizione di questo atleta.
Da persone come lui possiamo imparare tanto..sopratutto a non mollare la presa davanti a tutte le difficoltà che all’inizio sembrano insormontabili fino a che non arriva quel termine di paragone. Allora tutto si ridimensiona.
Fin qui sono pienamente daccordo con te.

Però bisogna fare un distinguo: un conto è mettere a disposizione ogni mezzo possibile ai diversamente abili per condurre una vita normale, auotonoma e senza la continua assistenza degli altri. E’ giusto che si vogliano assecondare le proprie inclinazioni ricorrendo alla tecnologia per compensare alle menomazioni fisiche ma non può essere eguagliato agli altri atleti quel disabile che, suo malgrado, si trova in partenza in una situazione di vantaggio.
Il caso di Pistorius è paradossale: dal un limite si è arrivati all’eccesso.
Quelle protesi di carbonio sono migliori di un paio di gambe in carne e ossa.
Quale sarebbe stata la scelta più giusta? Escluderlo e discriminarlo?
In questi casi non c’è una scelta giusta o sbagliata , forse c’è quella più opportuna. E’ ritenuto opportuno ammetterlo alle Olimpiadi..io rimango lo stesso perplessa.
E' solo un mio parere ovviamente.

Alessio Pibe Lini ha detto...

Cio' che e' giusto o sbagliato non mi interessa glam Prescia...
Non sono io che devo e voglio giudicare perche' non ne sono in grado, non e' il mio compito e, semplicemente, non mi fa stare bene farlo...
Come scrivi tu mi gusto i significati e i messaggi di cio' che mi gira intorno...
Qui c'e' da imparare, da riscoprirsi motivati, edificati e felici.
Buon giornatino... Pibe

Anonimo ha detto...

Sante parole prescia, sante parole! la voglia di emergere di quest'uomo ci deve far riflettere, visto che ha una gamba artificiale e non si abbatte per questo. Non serve giungere altro ai vari lamentosi che hanno tutto e non sono mai contenti.

Ti va uno scambio link con il mio blog?

Ciao e a presto

Anonimo ha detto...

Pistorius sei unico!!!!
Mi basterebbe un milionesimo della tua volonta!!!!+
Ciao Prescia!!!!

AndreA ha detto...

Proprio un bel brano!!



Un abbraccio, buona giornata!! :-)

Bruja ha detto...

si...sono d'accordo che Pistorius sia da ammirare...non solo per la volontà...ma per come guarda alla vita...con tutte le persone che amano piangersi addosso al giorno d'oggi, lui è proprio un grande...:-)

Dyo ha detto...

Beh, ma di Pitorius ne nasce uno ogni morte di papa...

Angie ha detto...

Posto La Bruja..questo si' che è saper vivere!
:-)

digito ergo sum ha detto...

parole saggIe amica. comunque vadI, lui, l'oscar l'ha già vinCIUTO. un abbraccia (con due bracci)