venerdì 16 novembre 2007

sunday bloody sunday...

Non ho voluto dire o scrivere nulla in merito….

Non ho voluto per non scadere nel qualunquismo…

Nel luogo comune….

Non ho voluto scrivere nulla di proposito…

Scrivendo e mantenendo inalterato un post divertente….quello sugli anni 80….in un momento che di divertente non ha proprio nulla…

In un momento di tracollo totale del nostro stato….di coloro che dovrebbero “proteggerci”….della sicurezza di ognuno di noi, ognuno di noi che quando esce da casa spera di tornare ma non sa se lo farà…

Nel momento in cui credo si stia celebrando il funerale non solo di un giovane, di una vita spezzata senza senso…ma il funerale di uno stato che non ha più regole…che non è più in grado di dare nulla se non grande incertezza e stupore misto a rabbia…

Non ho voluto e forse non voglio ancora scrivere nulla….perchè la morte è l’unica cosa certa della nostra vita ed io le cose troppo certe le odio…

Non ho voluto e non voglio perché 26 anni e un sorriso bello come il sole, spenti , non si sa bene per cosa meritano solo silenzio e vergogna….

Silenzio e vergogna….

E invece sento solo rumore…

Sento solo propaganda politica e colpe scaricate…

Una nuova , brillante occasione di dire “è colpa tua”…”no..tua”….”destra”…”sinistra”…”polizia”…”sicurezza”…e via il festival del luogo comune….via il G8 del 2001 quando io ero a torino per un concerto e pareva stesse per finire il mondo….non capivo neanche cosa stava succedendo…non fino a quando non ho visto le immagini…

E via con le immagini crude…violente…a tutte le ore….

Via allora con il festival del cinismo…

Sento solo programmi che finalmente hanno qualcosa di cui parlare….esaurito garlasco…esaurito delitto perugia….

…che i morti, se sono giovani, fanno notizia…e i politici ci sguazzano…

Vedo porta a porta, annozero, matrix e mi viene voglia di espatriare….ma non in un altro stato….solo di espatriare su di un satellite, sulla mia luna, su qualche pianeta disperso nel cosmo e magari trovare forme di vita diverse….e non sentire più….

E non vedere più…

Speculazione sul dolore…

Fratelli che si alzano alle spalle dei fratelli….

Bagni di sangue…

Schifo…

Sdegno…

Preferisco vedere lo space di questo giovane dj romano e vedere quelle foto che lo fanno sembrare ancora qui..…preferisco vedere i video di quando suonava e non sentire quello che dicono in tv…

Preferisco leggere che domani avrebbe suonato in un locale….e pensare che forse…dall’alto del cielo…alzerà il volume al massimo…..

Pump the volume in the sky!!!

Ciao Gabbo!!!



I can't believe the news today,
I can't close my eyes and make it go away.
How long, how long must we sing this song?




16 commenti:

Lone Wolf ha detto...

Lasciamo che i morti parlino col loro silenzio.
Chi li ha visti sul serio ne conosce il fragore assordante.

Ave atque vale, Prescia. :|

Anonimo ha detto...

Lasciamo che il silenzio regni sovrano e vergognamoci tutti per quello che è successo e che succederà ancora.
Qui a Roma si respira solo tristezza e grande tensione ed il mio pensiero è fisso su Gabbo. Anche io preferisco leggere il suo blog.
M

Alessio Pibe Lini ha detto...

...e io preferisco pensare, giustamente in silenzio, allo sport, al suo vero significato.
A quello che mi ha dato sino ad ora e che continua a darmi.

zefirina ha detto...

anche io ho preferito il silenzio, ne hanno parlato, sparlato, sparato in troppi

Thirthy ha detto...

Gabry era un ragazzo fantastico. Abbiamo lavorato insieme a Porto Rotondo eravamo i "romani" della situazione. Poi ci siamo persi per salutarci con un cenno nelle varie discoteche. Vederlo sorridere nelle foto e pensare che non c'è più è veramente troppo da poter sopportare. Non sono una tifosa e non tollero la violenza.
Gabry rimarrà sempre nell'aria di Roma.

digito ergo sum ha detto...

Ho letto il tuo post 3 volte. Dapprima ho deciso di non commentare, in perfetta linea con la legittima richiesta di silenzio e di vergogna. Ho rotto il silenzio perché il tacere non è regola d'oro. La vergogna dovrebbe esserlo. Lo sarà solo quando il silenzio rientrerà nei ranghi. Lo schifo, quel gusto amaro che avvolge tutti i sogni di un ragazzo di 26 (!) anni, quelli non passano. Per quanto possa servire, Gabriele, ti abbraccio.

Dyo ha detto...

Da madre mi chiedo che cosa impareranno i nostri figli, quelli che si stanno affacciando adesso alla vita. E quando mio figlio (15 anni) ha borbottato perchè la partita della sua squadra era stata rinviata, mi sono letteralmente cadute le braccia.

Era il settimo sclero.

DS ha detto...

nocomment.

Anonimo ha detto...

Io ho in mente l'immagine di chi ha sparato: due mani, piedi piantati, mi ricorda molto questa scena.
Stavolta pero', nonostante ci abbiano provato, non ci sono estintori.
Ma spiace ma il silenzio serve a poco in questi casi.
Ho vissuto abbastanza la realtà della curva e mi ricordo ancora la fuga quando fu sospesa Roma-Lazio nel 2004: lacrimogeni, sassaiole, cariche. E tu - che eri andato lì a vedere una partita - che corri, tra le fiamme alte 3 metri, la Celere e quei deficienti a volto coperto.
No, questo non è sport, nè svago: è esasperazione. Per ignoranza della massa, per colpa dei media o altro, importa poco. E' esasperazione e basta. E l'esasperazione - imho - va bloccata.
Come? Pala e piccone per chi ha premuto quel grilletto e per chi ha sventrato Roma.

peppa ha detto...

@tutti....
io sono davvero senza parole....e chi mi conosce sa che è cosa rara....
mah....
bah....

enzorasi ha detto...

Quello che è accaduto nell'area di servizio lungo l'autostrada mi ha fermato, ci sono certamente fatti più gravi, con implicazioni più vaste, però da allora s'è rotto l'equilibrio, assolutamente.
Esiste dentro ognuno di noi un punto di rottura lungo i percorsi della nostra vita, io l'ho raggiunto domenica scorsa. Se passerai dal mio blog capirai, qui volevo solo salutarti da conterroneo a conterronea ( ma io sono palermitano come te). Una stretta di mano sincera, ciao Prescia e buona vita.

LB ha detto...

Anch'io ero a Torino per un concerto il giorno del G8 (sarà mica stato lo stesso?;)), e uno dei momenti più intensi era stato proprio questo, Sunday Bloody Sunday: tutti in quel momento eravamo col pensiero a quello che stava succedendo a Genova. Che tristezza pensare che questa canzone è sempre attuale...

peppa ha detto...

@enzorasi....ciao caro...mò passo da te... ;)

@LB...il mometo che dici tu è il famoso VIOLENCE IS NEVER RIGHT!!!!
e direi che il cocnerto era proprio lo stesso...e quello è stato il momento più bello e intenso....ma purtroppo le parole e le canzoni fanno poco...purtroppo....

Anna Maria ha detto...

Prescia avevo già letto il tuo post, ma non c' è molto da aggiungere, hai detto tutto e hai ragione su tutto.

A questo punto chi conosceva il ragazzo potrà solo ricordare e (se crede in una vita ultraterrena) pregare per la sua anima.

Baci :)

Cetta ha detto...

Non è giusta solo una cosa: se fosse morta una persona in una circostanza qualunque non ci sarebbe stata la stessa attenzione...

Anonimo ha detto...

Naturalmente mi aggiungo alle riflessioni amare qui fatte sullo sfortunato momento in cui viviamo. Annoto peraltro il tuo amore per il portoghese che avevo già intuito in altri post. Belle le canzoni presumo brasiliane che metti, soprattutto sono diverse. Ciao.