Prescia Moon: fundanela?!?!?!?!?!?!?!

sabato 3 marzo 2007

fundanela?!?!?!?!?!?!?!

ecco la vincitrice morale di sanremo 2007....
seven non me ne voglia....
p.s. tosca dominante.... :)

torno a vedere il festival e commento la fundanela dopo....

4 commenti:

Seven ha detto...: alla fine il trash la fa sempre da padrone!!! comunque te l'avevo detto di stare attenta ai matti di cristicchi o no?!!?
la foto brutta... no brutta!!!
e pure eldrely woman, alla fine me l'aspettavo!!
sei la reginetta del web!!; 04 marzo, 2007 03:32
peppa ha detto...: ma lo sai che il video di pensa lo hanno fatto allo spasimo????
a palemmooooo.....
vabè cmq cristicchi numero uno ...la canzone è troppo carina.....
insomma quest'anno ha vinto l'impegnato nel sociale, anche se la canzone di cristicchi in certi punti mi fa venire i brividi, davvero molto bella....mentre quella di moro mi pare un pò troppo da impegno sociale di massa , da ricerca di terza media...
cmq musicalmente niente male...
a proposito, gfirando sul web ho trovato che moro si ispira niente meno che ......
AGLI U2......seeee....nei suoi sogni....
;); 04 marzo, 2007 09:36
peppa ha detto...: Questo commento è stato eliminato dall'autore.; 04 marzo, 2007 09:37
peppa ha detto...: ma sono pazza o noto nei primi accordi di cristicchi una certa somiglianza con una canzone di sting???????; 04 marzo, 2007 09:45

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Pessoa..Tabacaria..

Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. À parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo. Janelas do meu quarto, Do meu quarto de um dos milhões do mundo que ninguém sabe quem é (E se soubessem quem é, o que saberiam?), Dais para o mistério de uma rua cruzada constantemente por gente, Para uma rua inacessível a todos os pensamentos, Real, impossivelmente real, certa, desconhecidamente certa, Com o mistério das coisas por baixo das pedras e dos seres, Com a morte a por umidade nas paredes e cabelos brancos nos homens, Com o Destino a conduzir a carroça de tudo pela estrada de nada. Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler essere niente. A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo. Finestre della mia stanza, della stanza di uno dei milioni al mondo che nessuno sa chi è (e se sapessero chi è, cosa saprebbero?), vi affacciate sul mistero di una via costantemente attraversata da gente, su una via inaccessibile a tutti i pensieri, reale, impossibilmente reale, certa, sconosciutamente certa, con il mistero delle cose sotto le pietre e gli esseri, con la morte che porta umidità nelle pareti e capelli bianchi negli uomini, con il Destino che guida la carretta di tutto sulla via del nulla.